MAiO Museo dell'Arte in Ostaggio e delle Grafiche Visionarie

Ultima modifica 18 luglio 2023
Responsabile di area: Dott.ssa Rosalia Brasacchio

Sede: Polo Culturale Cascina Casale - Via Trieste 3-Torrione - Cassina de' Pecchi

Posta elettronica: M.Maio@comune.cassinadepecchi.mi.it

Orari
Da martedì a venerdì 9:15-18:15
Sabato 9:15-12:45 e 14:30-18:15
Lunedì e domenica chiuso

Il Torrione della Cascina Casale è un edificio seicentesco recentemente restaurato. Il Torrione ospita mostre temporanee, conferenze e il MAiO, il Museo dell'Arte in Ostaggio e delle grafiche visionarie


Museo dell'Arte in Ostaggio e delle grafiche visionarie (MAiO)
Inaugurato il 16 Maggio 2015 il MAiO, Museo dell’Arte in Ostaggio è un piccolo ma suggestivo museo ideato dal giornalista e scrittore Salvatore Giannella che vuole sollecitare memorie e azioni per recuperare le 1.651 opere "ancora prigioniere di Guerra" trafugate in gran parte dai nazisti durante l’ultimo conflitto mondiale. Tra i tanti capolavori c’è anche la "Testa di fauno", prima scultura di Michelangelo, rubato dal Castello di Poppi, in provincia di Arezzo, nella notte tra il 22 e il 23 agosto 1944 dai nazisti della 305° divisione di fanteria.

Nel MAiO una postazione multimediale con video 3D, opera della giovane start up milanese Streamcolors, presenta ed esplora alcune delle opere ancora "prigioniere di Guerra" trasformandole in immagini rielaborate attraverso algoritmi e pennelli elettronici.

Il MAiO ospita mostre temporanee: si è partiti con riproduzioni 1:1 di famosi capolavori salvati durante la guerra da Pasquale Rotondi, Soprintendente di Urbino, e altri funzionari delle soprintendenze e nascosti a Sassocorvaro e Carpegna, nel Montefeltro marchigiano. La ricerca di queste 1.651 opere (le storie sono raccontate da filmati e documenti esposti nel museo) è iniziata subito nel dopoguerra da Rodolfo Siviero, il famoso 007 dell’arte incaricato dal Governo per il recupero delle opere d’arte trafugate dall’Italia durante la guerra.

Tra i tesori d’arte recuperati negli ultimi anni dai Carabinieri dello speciale Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale: "Dormitio Virginis" di Andrea Di Bartolo, rubato alla famiglia Perkins di Lastra a Signa (Firenze) e per volontà testamentaria del mecenate inglese destinata ai frati della Basilica di Assisi; e "La carica dei Bersaglieri" di Michele Cammarano trafugato all’8° Reggimento Bersaglieri di Pordenone, opere che si aggiungono ad altre come "Il Seminatore" di Jacopo Bassano, sottratto alla Galleria degli Uffizi di Firenze e recuperato a Springfield, negli Stati Uniti.

La Stazione delle Muse
Tre anni dopo l’inaugurazione, il 3 giugno 2018 , in concomitanza con la Seconda Giornata Nazionale dei Piccoli Musei il MAiO presenta nel suo torrione del XVI secolo e negli spazi di Cascina Casale, La Stazione delle Muse, un progetto innovativo e ambizioso perché volto a includere un pubblico giovane e meno avvezzo a questo tipo di fruizione. Il valore culturale e sociale de La Stazione delle Muse ha reso il progetto vincitore, nel luglio 2017, del Bando Partecipazione Culturale di Fondazione Cariplo. In occasione dell’evento del 3 giugno, durante il quale i numerosi partner aderenti all’iniziativa cofinanziata da Fondazione Cariplo e dal Comune di Cassina de’ Pecchi hanno presentato le loro attività finalizzate al progetto, è stato inaugurato il nuovo allestimento interattivo con installazioni di realtà virtuale e un videogioco, entrambi volti a coinvolgere non solo i fruitori già appassionati, ma anche i ragazzi dai 13 ai 25 anni, a cui l’intero progetto si rivolge con particolare attenzione.

L’allestimento interattivo, che i visitatori sono invitati a sperimentare è composto da due principali installazioni:
  • Il MAiO Play, un vero e proprio videogioco multiplayer dove gli utenti, all'interno di un cabinato arcade, esplorano ambienti gamificati e sbloccano contenuti culturali, sfidandosi tra loro. L’utente di questo gioco d’avventura (platform adventure) è una pallina che si muove all’interno di un ambiente tridimensionale onirico con i frammenti di memoria dei principali capolavori trafugati di artisti come Michelangelo, Raffaello, Botticelli, Luini, Canaletto, Bronzino, Tintoretto. Lo scopo è raccogliere più frammenti in meno tempo possibile per far uscire dal buio le opere trafugate e proseguire verso la luce di quelle recuperate, per cercarle e renderle visibili nella bellezza dei loro colori (tra le ritrovate, anche quelle già tornate nei musei di appartenenza, all’estero, ammirabili da tutti tramite il videogioco).
  • il MAiO Virtual Museum, con il quale l’utente viene condotto virtualmente all’interno di un’installazione in realtà virtuale che, con l’utilizzo dell’apposito caschetto VR, permette al fruitore di intraprendere un itinerario guidato all’interno di un video a 360°. Nella versione interattiva di questa installazione, l’utente può decidere di spostarsi virtualmente all’interno dell’ambiente onirico tridimensionale del MAiO per approfondire contenuti (foto e testi) che più lo incuriosiscono in una forma totalmente immersiva.

Orari di apertura:
Da martedì a sabato: 9-15-12.15 e 14.15-18.15
Domenica e lunedì chiuso